Il Sale – caratteristiche

Ecco alcune alternative al sale, considerato dall’ igienismo naturale  uno dei micidiali veleni in circolazione.

Cambiare è importante e soprattutto al nuovo sapore, indubbiamente diverso dal sale classico ci si abitua in poche settimane e alla fine diventa difficile tornare alle abitudini di prima.

Aggiungere il sale a tavola è spesso solo un abitudine, ma talvolta addirittura un dipendenza da eliminare gradualmente.

Il sodio è un nutriente molto importante per il nostro organismo, in quanto contribuisce a regolare la quantità di acqua e lo scambio di importanti sostanze nutritive attraverso le pareti cellulari.

Ma qual è il nostro fabbisogno di sodio? Negli adulti, un apporto corretto è di 2,4 grammi al giorno (pari a circa 6 grammi di sale da cucina, ovvero poco meno di un cucchiaino da tè). Per questo, è meglio evitare di salare eccessivamente gli alimenti: il fabbisogno giornaliero è infatti soddisfatto dal sale presente naturalmente nei cibi.
Per limitarne il consumo quotidiano, attenzione al sodio presente in forma “nascosta” in alcuni alimenti: ne sono ricchi soprattutto gli insaccati, le carni conservate, alcuni formaggi. E’ inoltre bene imparare a leggere attentamente le etichette nutrizionali, che spesso riportano la presenza di sodio. Idealmente, il sale dovrebbe essere aggiunto solo all’acqua della pasta (meglio se solo a fine cottura) e ad alcune verdure. E’ inoltre preferibile utilizzare quello iodato o il sale marino integrale che, oltre al sodio, apportano lo iodio, un altro micronutriente importante per la nostra salute.

In cucina, ci sono molte alternative per rendere i cibi più gustosi. Le erbe aromatiche, tipiche della tradizione culinaria mediterranea, sono perfette per insaporire le pietanze. Largo dunque a basilico, rosmarino, maggiorana, alloro, prezzemolo, origano, salvia, menta e timo.
L’aggiunta di erbe aromatiche al sugo della pasta svolge inoltre un’azione protettiva: negli spaghetti burro e salvia, per esempio, quest’ultima rallenta l’ossidazione dei grassi, sia durante la cottura che nell’intero tragitto, dal piatto alle cellule del nostro organismo.

Anche le spezie sono ottime per condire gli alimenti.

Un ottimo sostituto è il gomasio:

tostate leggermente in una padella antiaderente dei semi di sesamo. Una volta che questi si sono leggermente imbruniti si mettono con l’aggiunta di poco sale alle erbe in un frullatore e si ottiene il gomasio. Qualcuno vi aggiunge anche delle alghe e i semi di loni, sempre tostati.

Caratteristiche del sale:

 

  1. Il sale è un potente irritante. Prova a metterne un granello su una ferita e ti renderai conto di quanto caustico esso sia. Apri gli occhi nell’acqua di mare e vedrai quanto ti brucia.
  2. Il sale sovraccarica di sodio il nostro sistema. E’ calcolato che la persona media normale si avveleni con quantità di sodio 10 volte superiore alla norma.
  3. Il sale sballa e rovina i delicati equilibri ormonali tra ipofisi, tiroide, adrenali e reni.
  4. Il sale è causa prima di ritenzione idrica. Fa gonfiare gli occhi, l’addome e le caviglie.
  5. Il sale è causa di alta pressione e rende la gente vulnerabile a infarti e ictus.
  6. Il sale irrita e indurisce le delicate membrane del corpo umano.
  7. Il sale sovverte il perfetto equilibrio sodio-potassio che si crea magnificamente nel corpo quando uno mangia in armonia con la natura, cioè cibi vivi, cibi crudi, cibi pacifici, cibi organicati-vitaminizzati-mineralizzati, cibi carichi della loro acqua biologica ricevuta dalle radici ed elettrizzata dal sole mediante fotosintesi. Siccome non aggiungiamo potassio ai nostri cibi, non si capisce come e perché dovremmo aggiungervi del sodio.
  8. Il sale è causa specifica di insufficienza renale e di dialisi, ma anche di uno specifico cancro allo stomaco, chiamato adenocarcinoma anaplastico.
  9. Il sale perverte il senso del gusto, e fa sembrare insipidi i cibi naturali anche quando non lo sono.