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29 Gennaio 2015

BIOFACH 2015 Norimberga, 12-15 febbraio 2015

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Freschezza, internazionalità e forza innovativa sono gli elementi che contraddistinguono il BIOFACH e ne fanno il Salone Leader Mondiale degli Alimenti Biologici.

Nel mese di febbraio 2015 assieme al VIVANESS (Salone Internazionale della Cosmesi Naturale), riunisce ogni anno a Norimberga circa 2.000 espositori, provenienti per più di due terzi dall’estero e più di 40.000 visitatori professionali da circa 130 paesi. Con il patrocinio dell’IFOAM (Federazione mondiale dei movimenti dell’agricoltura biologica) e il BÖLW (Unione tedesca degli operatori economici del settore ecologico alimentare) come ente promotore nazionale, il BIOFACH garantisce un’alta qualità costante dei prodotti Bio esposti con a severi criteri di ammissione.

INFO:    https://www.biofach.de/en/default.ashx

 

 

17 Dicembre 2014

NUTRIRSI CON COSCIENZA ED ETICA

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Il nostro modo di alimentarci è cambiato da molti anni ed e’ ormai per la maggiore tutto prodotto con delle tecniche industriali, intensive, improntate sul guadagno e sul profitto senza badare alla qualità, infatti raramente lo vediamo nascere e crescere.

Come facciamo a sapere quindi ciò che veramente mangiamo? Non servono a molto le tabelle che indicano solo il valore nutritivo perchè il problema oggi è che i il cibo contiene molte sostanze diverse da quelle che ci aspettiamo, e non sempre piacevoli ed è per questo che dovremmo sempre analizzare i prodotti che acquistiamo e non solamente calcolarne le calorie. Meglio quindi essere consapevoli che ogni giorno veniamo in contatto con una buona dose di veleni controllati e legalizzati.
Sono degli argomenti molto ampi e sempre in evoluzione con nuove ricerche e nuove leggi che cambiano continuamente quindi cercherò di riassumere le cose più importanti. Non saranno consigli sulle diete o sulle combinazioni alimentari, bensì sul ragionamento da fare quando ci troviamo davanti allo scaffale di un supermercato e dobbiamo fare la scelta sul prodotto da acquistare e guardare bene le etichette con gli ingredienti in modo da scegliere quell’alimento non tossico privo di additivi chimici e che magari non inquini il pianeta, essendo consapevoli che noi siamo la parte finale di un lungo processo di produzione e quindi che ogni nostra scelta alimentare andrà ad influenzare potenti multinazionali alle quali della nostra salute interessa ben poco: sono dei giganti dell’economia e influenzano pesantemente la vita dei singoli con la loro propaganda; molte persone vivono di cibi confezionati ,non vitali, prodotti da queste grandi industrie e non si pensa al fatto che sono le stesse industrie poi che ci propongono le medicine o i sali minerali e vitamine che ci fanno mancare con il loro cibo e la loro frutta che proviene da semi ibridi! Gli alimenti che consumiamo ogni giorno come farina, latte, acqua, frutta , verdura, carne non sono ciò che pensiamo. Il tipo di produzione, la fase di raffinazione, pastorizzazione, purificazione, lavorazione determina forti cambiamenti negli alimenti.. ma il nostro futuro dipende dalla nostra consapevolezza oggi. Siamo in una vera e propria dittatura, ma non voglio intavolare un discorso economico e politico anche perché non avrei molte conoscenze al riguardo ma mantenere la linea salute – impatto ambientale – scelta consapevole. Noi stessi dovremmo dare molta importanza alla qualità degli alimenti, il cibo per noi è come la benzina per un’automobile e se è di cattiva qualità andremo ad inceppare tutto il sistema, e nel nostro caso gli emuntori e alla fine tutti gli umori creando uno stato di malessere che se non curato potrebbe dare il via a vere e proprie patologie. Molte persone dicono di mangiare bene, ma magari non gli è stato spiegato ad esempio che l’integrale che mangiano non essendo biologico è ricco di pesticidi non tanto innocenti come si creda oltre al discorso sul maltrattamento degli animali e sul guadagno soprattutto della carne dalle multinazionali; della scelta sulla frutta di stagione, sugli alimenti raffinati detti “calorie vuote” perché non apportano nessuna sostanza ma vanno solo ad inceppare l’organismo . L’educazione alimentare resta un optional e scarseggiano i mezzi e la volontà per diffonderla come si dovrebbe. Perché interrogarsi su questi argomenti se tutto funziona così bene? Non abbiamo tumori e nemmeno grossi problemi, a parte stitichezze, mali di testa, insonnia, eczemi, niente di grave, ma una base per l’insorgenza di molti disturbi se non ci si guarda con altri occhi. Poi non parliamo delle zucchine belle e lucide, mele rossissime, fragole anche in inverno e noi poco attenti alla frutta e verdura di stagione andiamo ad ingrossare il portafoglio delle aziende che le coltivano fuori stagione, non per farci un favore ma perché il progresso, capitalismo e le multinazionali sanno dove andare e che cosa fare per avere i prodotti “belli fuori”…ma interroghiamoci: la qualità esiste davvero? Al di là delle scelte individuali è importante essere consapevoli del proprio ruolo nella catena alimentare per soppesare la nostra scelta con un atteggiamento responsabile. Il solo fatto che un alimento non debba fare il giro del pianeta per arrivare a me, attraverso trasformazioni, che sia fresco e di stagione sembra la miglior garanzia che quello che mangio mi farà bene e sarà d’aiuto alla terra e alla natura. Non è detto perché gli alimenti siano presi direttamente dalla terra che siano validi. Se si riflette, il cibo è uno dei grandi misteri di questa epoca, perché l’85% degli alimenti messi in un carrello subisce un processo di trasformazione industriale, leggero o radicale, ma pur sempre un cambiamento dall’origine.
Emanuela Segulin

2 Novembre 2014

Acidi Grassi Trans

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Anche se sono stati fatti progressi in promozioni verso una sana alimentazione, ancora si trovano alimenti con alti quantitativi di grassi trans, in particolare in regioni e segmenti di mercato specifici. Sarà necessario quindi “sviluppare e implementare soluzioni nazionali per proibire o eliminare virtualmente i grassi trans (TFA) dall’alimentazione.

E’ questa la dichiarazione di guerra della Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) verso gli acidi grassi trans, i monoinsaturi con almeno un doppio legame non coniugato in configurazione trans, ma nonostante tutto il focus sulle diete e sul cibo è centrale, soprattutto tramite un filtro di azioni sociali ed economiche, deputate a rendere reperibile il cibo sano.

In tutto questo, i grassi trans sono bersaglio facile. La particolarità chimica renderebbe tali grassi deleteri per le arterie: aumentando il valore del colesterolo ematico “cattivo” (LDL) e diminuendo al contempo la quantità di quello “buono” (HDL).

Allo stato attuale delle cose, i consumatori in buona parte non sarebbero consapevoli di ingerire quantità preoccupanti di grassi trans, dal momento che… non è  obbligatorio indicarli in etichetta (come prevede il reg. (UE) 1169/2011). Certo la Commissione Europea ha svolto una consultazione con gli stakeholder per vedere se e come indicare i TFA  alla stregua di quanto accade negli USA- ma al momento…. non sembra possibile fare scelte in tal senso.

A complicare le cose, per l’Europa, la previsione obbligatoria di indicare per contro se gli oli-grassi vegetali sono “parzialmente” o “totalmente idrogenati”, mentre nel marketing campeggia l’espressione “non idrogenati” (come se fosse una garanzia di…salubrità usare olio di palma, che è il prodotto che si nasconde dietro tale menzione). Ora, i consumatori attribuiscono generalmente alla prima accezione un valore migliorativo: il processo chimico dell’idrogenazione (che brutta parola!) è “solo parziale”, quindi l’alimento sarà per forza più sano rispetto a quello a base di grassi totalmente idrogenati. Peccato però che sia vero il contrario.

Una idrogenazione completa infatti non produce acidi grassi trans. Ma oggi spesso i consumatori possono essere indotti a pensare il contrario.

La Commissione UE- si legge al considerando 7 del reg. (UE) 1169/2011-e poi all’art. 30 (7)dovrà presentare entro il 13 dicembre 2014 una relazione circa il consumo di TFA da parte dei cittadini europei, corredata da possibili azioni di policy per diminuirne il consumo. Inoltre, potrà avanzare precise indicazioni da mettere in etichetta (non a caso è stato chiesto un parere agli stakeholder).

In ogni caso, nel report della OMS non si mettono alla berlina soltanto i trans, ma più in genere, le cattive diete e i grassi saturi, gli zuccheri ed il sale.

Gli acidi grassi trans (TFA) hanno visto la Food and Drug Administration (FDA) ritirare da poco lo status di GRAS (Generally Recognised as Safe), indicazione che serve a promuovere un ingrediente al rango di sostanza nutritiva vera e propria. In realtà la FDA si riferiva ai grassi parzialmente idrogenati, ma all’atto pratico, si tratta sempre di acidi grassi trans.

Coldiretti

20 Agosto 2014

Alcune regole alimentari

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Riassumiamo in breve le regole di una buona e sana alimentazione da iniziare possibilmente da settembre:
– Ridurre drasticamente il consumo di cibi contenenti proteine animali (carni, formaggi, uova) che possono essere presenti in un solo pasto nell’arco della giornata e vanno alternati con alimenti di origine vegetale ad alto contenuto proteico, come i legumi e la frutta oleosa (mandorle, noci, ecc..).
– Ridurre drasticamente i grassi animali, preferendo olio extravergine di oliva, spremuto a freddo da impiegare a crudo.
– Introdurre nell’alimentazione, cereali completi (riso integrale, fiocchi di avena, miglio, semolini, pasta integrale, ecc..) in sostituzione ai cereali raffinati (privi di germe e crusca) impoveriti anche nel contenuto proteico e minerale.
– Eliminare nell’alimentazione cibi confezionati contenenti conservanti, coloranti e additivi. Ricercate sempre alimenti prodotti e lavorati con metodi naturali.
– Consumare ogni giorno frutta e verdura cruda di stagione, ricordando che è importante che la verdura cruda venga mangiata come antipasto, sia a pranzo che a cena. Anche la frutta consumarla all’inizio del pasto o meglio tra pranzo e cena.
– Usare sale marino integrale ( o spezie) al posto del sale raffinato e abbandonare la salatura dei cibi, in quanto ciò vi consentirà di scoprire meglio il sapore degli alimenti al naturale.
– Eliminare lo zucchero e i dolci, in quanto non apportano nutrimento salutare al nostro organismo.

9 Giugno 2014

Sana Nutrizione

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Mangiare Sano, significa nutrirsi di cibi integrali e naturali, non trattati chimicamente e possibilmente avere prodotti fatti in casa.
Oggi abbiamo sempre meno tempo per la cucina e preferiamo utilizzare prodotti confezionati purtroppo sempre meno sicuri, soprattutto per i bambini. Ad esempio, case famose di biscotti per mantenere un costo contenuto, hanno adottato prodotti di scarsa qualità come ad esempio il famoso olio di palma, oltre all’aggiunta di coloranti e grassi idrogenati, cancerogeni con tutti i problemi che hanno a causa del loro trattamento chimico. Controllare sempre gli ingredienti quando fate la spesa.
Mangiare Sano significa anche non utilizzare contenitori di plastica e alluminio, ma utilizzare soltanto vetro o ceramica, in quanto è stato dimostrato che il loro utilizzo disperde, con l’utilizzo, nel cibo sostanze non buone per noi, come ad esempio il semplice tagliere di plastica, si consiglia di eliminarlo e sostituirlo con uno in legno.
Inoltre scegliere sempre prodotti biologici, se possibile al 100%, anche se secondo recenti controlli, c’è bio e bio, nel senso che alcuni prodotti biologici, potrebbero contenere alcuni pesticidi, anche se in minor quantità rispetto a quelli non bio. Attenzione anche ai prodotti bio confezionati, controllate sempre gli ingredienti, perchè ci sono prodotti bio che contengono olio di palma, o grassi idrogenati o coloranti.
Praticamente un cibo sano non dovrebbe avere più di 5 ingredienti.

 

9 Giugno 2014

Meglio integrale

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All’inizio del nostro secolo i nostri bisnonni consumavano in media oltre 200 grammi di cereali al giorno: pane, pasta, polenta o riso. Oggi si è scesi a circa 50 grammi, un quarto rispetto ad allora. Fortunatamente, negli ultimi vent’anni, la tendenza a limitare il consumo di cereali e in particolare ad utilizzare unicamente farine raffinate ha subito un’inversione di tendenza.
Oggi anche il panettiere meno fornito può offrire ai propri clienti una gamma di pani fatti con lievito naturale e farina integrale ed oggi si parla sempre più di lievito madre, molto importante e più salutare. Nei supermercati possiamo trovare riso integrale o semintegrale. Ci siamo resi conto infatti, che l’eccessiva raffinazione degli alimenti e la riduzione drastica dei cereali comportano danni alla salute: molte malattie, come l’arteriosclerosi, le cardiopatie, il cancro al colon e al retto, il diabete, sono direttamente connesse ad un ridotto consumo di alimenti integrali e quindi all’apporto di fibre nell’alimentazione quotidiana.
Per alimenti integrali si intendono i cereali in chicco (es. riso integrale..) e le farine ( quella di frumento integrale o di tipo 1 o 2) a cui non sia stato tolto il germe, durante la lavorazione, che è la parte vitale della pianta da cui può nascere il nuovo germoglio. Inoltre, non devono essere privati completamente dei sottili strati che rivestono il chicco, dove si concentrano vitamine preziose come la E e quelle del gruppo B, minerali come fosforo e ferro, parte delle proteine e le fibre. Di grande importanza, infatti, ci sono le fibre, che non vengono assimilate dall’intestino, ma ne favoriscono il corretto funzionamento.
Eliminando la fibra dei cereali, come succede con la raffinazione, il cibo ristagna a lungo nell’intestino, provocando fermentazioni e putrefazioni che sono all’origine della maggior parte dei disturbi intestinali che affliggono l’uomo moderno. Fortunatamente ci sono sempre più prodotti integrali e sempre più aziende promuovono il consumo di farine integrali. Attenzione pero’ che sulla superficie esterna dei cereali, della frutta e dei vegetali si concentrano le sostanze più preziose della pianta, ma anche la maggior parte dei residui delle sostanze inquinanti utilizzate nell’agricoltura intensiva.
La scelta di mangiare grandi quantità di verdure e di cereali integrali, deve essere quindi biologica, dove vengono seguite le regole di privare pesticidi durante l’agricoltura, limitando l’abuso di azotati che diminuiscono la percentuale di vitamine negli alimenti e a determinare la quantità di nitriti e nitrati, sostanze pericolose per l’organismo.

 

Cibi salute – RED

5 Giugno 2014

PRESSIONE DEL SANGUE E NUTRIZIONE

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La pressione sanguigna è la forza del sangue spinge contro le pareti delle arterie. Ogni volta che il cuore batte, pompa il sangue nelle arterie. La pressione del sangue è più alta quando il tuo cuore batte per pompare il sangue. Questa si chiama pressione sistolica cioè la pressiona alta. Quando il tuo cuore è a riposo, tra un battito ed un’altro, la pressione sanguigna scende. Quest’ultima si chiama pressione diastolica, cioè la bassa pressione.

La lettura della pressione sanguigna utilizza due valori. Di solito il numero della sistolica viene prima della diastolica. Una lettura di

119/79 o inferiore è una normale pressione sanguigna
140/90 o superiore è considerata una pressione alta
Tra 120 e 139 per il numero superiore, o tra 80 e 89 per il numero inferiore è chiamato preipertensione che si può finire come alta pressione sanguigna, a meno che non si prendono misure per prevenirla.
La pressione alta normalmente non dà sintomi, ma può causare problemi gravi come ictus, insufficienza cardiaca, infarto e insufficienza renale.

È possibile controllare la pressione arteriosa alta con abitudini di uno stile di vita sana e cibo sano o assumonendo farmaci, se necessario.

Si potrebbe mangiare più cibi integrali per aiutare a ridurre le probabilità di sviluppare l’alta pressione sanguigna (ipertensione).

I cereali integrali sono i cereali che comprendono l’intero nocciolo di grano – non è stata tolta la crusca e il germe dalla raffinazione.
I cibi integrali sono una ricca fonte di nutrienti sani, tra cui fibre, potassio, magnesio e acido folico. Mangiare più cibi integrali offre molti benefici per la salute per contribuire a ridurre il rischio di alta pressione sanguigna.

Aiutano a controllare il peso, dal momento che i cibi integrali possono saziarti più a lungo.
Aumentare l’assunzione di potassio, anche è importante per una pressione sanguigna più bassa e per diminuire il rischio di insulino-resistenza
riducendo i danni ai vasi sanguigni.

Secondo le Dietary Guidelines for Americans, come parte di una dieta equilibrata, gli adulti dovrebbero mangiare almeno 85 grammi di alimenti integrali al giorno, l’equivalente di circa tre fette di pane integrale.

La dieta DASH è un approccio alla sana alimentazione che è adatta per contribuire a trattare o prevenire la pressione alta (ipertensione). La dieta DASH ti aiuta a ridurre il sodio nella vostra dieta e mangiare una varietà di cibi ricchi di nutrienti che aiutano a pressione sanguigna più bassa e che offre numerosi benefici per la salute. DASH è l’acronimo di Dietary Approaches to Stop Hypertension.

Una caratteristica fondamentale della dieta DASH sta nel togliere il sale. Perché il sale spesso esalta il sapore, ottenendo in genere un uso pesante nei pasti al ristorante. Così, quando si mangia fuori cercate di chiedere che il cibo sia preparato senza aggiunta di sale, o ingredienti che contengono sale.
E’ importante, inoltre, stare attenti agli ingredienti, stili di cottura e le etichette che suggeriscono un articolo dove ci può essere un’alto contenuto di sale.
Ad esempio, guardare gli alimenti che vengono marinati, salati o affumicati, o piatti che contengono la salsa di soia o brodo.
Non usare inoltre la saliera.
Limitare i condimenti ad alto contenuto di sale, come la senape, ketchup, sottaceti e salse.
Optare per frutta e verdura, invece di antipasti salati.
La dieta DASH promuove alimenti che sono a basso contenuto di grassi saturi e colesterolo.
Per ridurre i grassi malsani quando si mangia fuori chiedi che il cibo sia preparato con olio d’oliva, piuttosto che con il burro o altri grassi meno salutari.

Togliere dalla dieta grassi di carne rossa e pollame. Mangiare solo una porzione che è circa 100 g. a settimana di carne, dal momento che anche la carne molto magra e il pollame contiene grasso.
Non scegliere cibi preparati o al massimo preferire quelli con tecniche di cottura più sani, come la cottura a vapore, alla griglia, cottura alla griglia….

Scegliere pesce al vapore o alla griglia e aggiungere limone ed erbe fresche per condimenti.
Attenzione alle bevande, antipasti, e anche zuppe e insalate.

Scegliere l’acqua, succhi di frutta, tè e caffè moderando bevande alcoliche.
Scegli antipasti con ortaggi sani, frutta o pesce.
Se volete un’insalata, che sia cruda o fatta con verdure fresche o insalata di spinaci, senza formaggi aggiunti, uova o carne.
Preferire pane integrale, panini e grissini.
Se si desidera un dessert, scegliere frutta fresca, sorbetto, frutta con ghiaccio, meringhe o torta con purea di frutta.
La dieta DASH raccomanda specifiche porzioni. Ma se hai mangiato nei ristoranti, negli ultimi anni, si sa che le porzioni sono spesso elevate.
Bere latte magro e yogurt se no addirittura eliminare i latticini.

Il potassio deve essere considerato solo come parte del vostro modello alimentare totale.
Fattori come l’assunzione di sale, quantità e tipo di grassi alimentari, colesterolo, proteine ​​e fibre, così come minerali come calcio e magnesio possono influenzare la pressione sanguigna. I ricercatori attribuiscono cambiamenti della pressione sanguigna a determinati modelli di consumo alimentare.

Ad esempio, il D.A.S.H. (Dietary Approaches to Stop Hypertension) studio piano alimentare ha trovato che una dieta ricca di frutta, verdura, latte e prodotti lattiero-caseari senza grassi a basso contenuto di grassi, cereali integrali, pesce, pollame, fagioli, semi e noci senza sale riduzione sistolica e la pressione diastolica da 5.5/3.0 mm Hg rispetto alla dieta di controllo. Meno sale e sodio, magari optare con il Gomasio; diminuire, se non eliminare dolci, zuccheri e bevande contenenti zucchero aggiunto; grassi; e carni rosse, aggiungere se possibile tutti i giorni riso integrale per equilibrare la dieta.

I cibi ricchi di potassio sono:

Patate dolci
Patate
Verdura
Spinaci
Funghi
Fagioli di Lima
Piselli
Banane
Pomodori, succo di pomodoro e salsa di pomodoro (cercare versioni a basso contenuto di sodio)
Arance e succo d’arancia
Melone
Pompelmo e succo di pompelmo (si rivolga al medico se si sta prendendo un farmaco per abbassare il colesterolo)
Prugne e succo di prugna
Albicocche e succo di albicocca
Uvetta e datteri
Senza grassi a basso contenuto di grassi di latte
Yogurt senza grassi
Halibut
Tonno
Melassa

Troppo potassio può essere dannoso in molte persone anziane e quelle con disturbi renali. Il Potassio altera l’equilibrio dei fluidi nel corpo. Man mano che invecchiamo, i nostri reni diventano sempre meno in grado di rimuovere il potassio dal nostro sangue. Pertanto, prima di prendere qualsiasi integratore di potassio, consultare il proprio medico.

Chiedete sempre al vostro medico prima di provare sostituti del sale, perché questi contengono cloruro di potassio e possono essere dannosi per le persone con determinate condizioni mediche.
Qui abbiamo dato dei consigli, ma la scelta è sempre vostra.

 

3 Giugno 2014

Vitamina B12

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Fanno parte delle vitamine B:

B1 (tiamina)
B2 (riboflavina)
B3 (niacina)
B5 (acido pantotenico)
B6
B7 (biotina)
B12
L’acido folico

Queste vitamine aiutano il processo che l’organismo usa per ottenere o creare energia dal cibo che si mangia. Aiutano anche a formare globuli rossi. È possibile ottenere vitamine del gruppo B di proteine ​​con il pesce, il pollame, carne, uova e latticini. Anche le verdure a foglia verde, fagioli e piselli hanno vitamine del gruppo B ed inoltre possiamo trovarle nei cereali e in alcuni tipi di pane.

Non avere bbastanza vitamine del gruppo B può causare malattie. Una mancanza di vitamina B12 o B6 può causare anemia.

Parliamo ora della Vitamina B12. Che cosa è la vitamina B12 e che cosa fa ?

La vitamina B12 è un nutriente che aiuta a mantenere le cellule nervose e del sangue del corpo in modo sano e contribuisce a aiutare il DNA, il materiale genetico in tutte le sue cellule. La vitamina B12 aiuta anche a prevenire un tipo di anemia detta anemia megaloblastica che rende le persone stanche e deboli.

Sono necessari due passaggi per il corpo nell’assorbire la vitamina B12 dal cibo.
Primo, l’ acido cloridrico nello stomaco separa vitamina B12 dalla proteina in cui la vitamina B12 è nel cibo. Dopo ciò, la vitamina B12 si combina con una proteina prodotta dallo stomaco chiamata fattore intrinseco e viene assorbito dal corpo. Alcune persone hanno l’anemia perniciosa, una condizione in cui non possono avere un fattore intrinseco. Come risultato, hanno problemi di assorbimento della vitamina B12 da tutti gli alimenti e integratori alimentari.

Di quanta vitamina B12 ho bisogno?

La quantità di vitamina B12 è necessaria in ogni giorno della vita, dipende anche dalla vostra età. Nella media gli importi giornalieri raccomandati di età diverse sono elencate di seguito in microgrammi (mcg) :

Importo fase della vita:

Nascita a 6 mesi 0,4 mcg
I neonati 7-12 mesi 0,5 mcg
Bambini 1-3 anni 0,9 mcg
Bambini 4-8 anni 1,2 mcg
Bambini 9-13 anni 1,8 mcg
Adolescenti 14-18 anni 2,4 mcg
Adulti 2.4 mcg
Gli adolescenti e le donne 2,6 mcg in gravidanza
Adolescenti e le donne 2,8 mcg allattano

Quali alimenti forniscono vitamina B12 ?

La vitamina B12 si trova naturalmente in una grande varietà di alimenti di origine animale ed è aggiunto in alcuni alimenti fortificati. Gli alimenti vegetali non hanno vitamina B12 a meno che non siano fortificati. È possibile ottenere quantità raccomandate di vitamina B12 mangiando una varietà di alimenti, tra cui i seguenti :

Fegato di manzo e vongole, che sono le migliori fonti di vitamina B12.
Pesce, carne, pollame, uova, latte e altri prodotti caseari, che contengono anche la vitamina B12.
Alcuni cereali a colazione, lieviti alimentari e altri prodotti alimentari che sono fortificati con vitamina B12. Per scoprire se la vitamina B12 è stato aggiunta ad un prodotto alimentare, controllare le etichette dei prodotti.

Quali tipi di integratori alimentari di vitamina B12 sono disponibili ?

La vitamina B12 si trova in quasi tutti i multivitaminici . Gli integratori alimentari che contengono solo vitamina B12 o vitamina B12 con le sostanze nutrienti come l’acido folico e altre vitamine del gruppo B, sono molto disponibili. Controllare l’etichetta per determinare la quantità di vitamina B12 disponibile .

La vitamina B12 è disponibile anche in forme sublinguali ( disciolti sotto la lingua ) . Non ci sono prove che le forme sublinguali sono assorbite meglio delle pillole che vengono ingerite.

La prescrizione di vitamina B12 può essere richiesta se necessaria, per trattare la carenza. La vitamina B12 è anche disponibile come farmaco di prescrizione in forma di gel nasale.

Ho abbastanza vitamina B12 ?

La maggior parte delle persone ha abbastanza vitamina B12 dal cibo che mangia. Ma alcune persone hanno problemi ad assorbire la vitamina B12 dal cibo. Come risultato , la carenza di vitamina B12 colpisce tra il 1,5 % e il 15 % del pubblico. Il medico può testare il livello di vitamina B12 per vedere se c’è una carenza.

Alcuni gruppi non hanno abbastanza vitamina B12 o hanno problemi ad assorbirla:

Molti adulti più anziani, oltre i 50 anni, che non hanno abbastanza acido cloridrico nello stomaco per assorbire la vitamina B12 naturalmente presente negli alimenti, dovrebbero ottenere la maggior parte di loro vitamina B12 da cibi fortificati o integratori alimentari, perché, nella maggior parte dei casi, i loro corpi possono assorbire la vitamina B12 solo da queste fonti.

Persone che hanno avuto chirurgia gastrointestinale, come la chirurgia per la perdita del peso , o che hanno disturbi digestivi , come la malattia celiaca o morbo di Crohn, possono diminuire la quantità di vitamina B12 che il corpo può assorbire .

Alcune persone che mangiano poco o nessun alimento di origine animale come i vegetariani e vegani, hanno vitamina B12 naturalmente. Ma quando le donne incinte, che allattano i loro bambini sono vegetariani o vegani, i loro bambini potrebbero anche non avere abbastanza vitamina B12.

Cosa succede se non ottengo abbastanza vitamina B12 ?

La carenza di vitamina B12 provoca stanchezza, debolezza, costipazione, perdita di appetito, perdita di peso e anemia megaloblastica. Possono verificarsi anche problemi di nervi, come intorpidimento e formicolio alle mani e ai piedi. Altri sintomi di carenza di vitamina B12 sono problemi di equilibrio, depressione, confusione, demenza, scarsa memoria e dolore della bocca o della lingua. La carenza di vitamina B12 può anche danneggiare il sistema nervoso in persone che non hanno anemia, quindi è importante per il trattamento di un deficit appena possibile.

Nei neonati, i segni di una carenza di vitamina B12 può creare un ritardo della crescita, problemi di circolazione, ritardi nel raggiungimento delle tappe tipiche dello sviluppo, e anemia megaloblastica .

Grandi quantità di acido folico possono nascondere una carenza di vitamina B12 correggendo anemia megaloblastica, un segno distintivo della carenza di vitamina B12. Ma l’acido folico non risolve il danno progressivo del sistema nervoso che la carenza di vitamina B12 causa. Per questo motivo, adulti sani non devono avere più di 1,000 mcg di acido folico al giorno.

Quali sono alcuni effetti della vitamina B12 per la salute ?

Gli scienziati stanno studiando la vitamina B12 per capire come influisce sulla salute . Ecco alcuni esempi di ciò che questa ricerca ha dimostrato :

malattia cardiaca
Integratori di vitamina B12 ( insieme con acido folico e vitamina B6 ) non riducono il rischio di malattie cardiache. Gli scienziati avevano pensato che queste vitamine sarebbero state utili perché riducono i livelli ematici di omocisteina, un composto collegato a un aumentato rischio di avere un attacco di cuore o ictus .

demenza
Che invecchia, alcune persone sviluppando la demenza. Queste persone spesso hanno livelli elevati di omocisteina nel sangue. La vitamina B12 ( con acido folico e vitamina B6 ) può abbassare i livelli di omocisteina, ma gli scienziati non sanno ancora se queste vitamine effettivamente aiutare a prevenire o trattare la demenza .

Energia e le prestazioni atletiche
In molti annunci si promuove spesso integratori di vitamina B12 come un modo per aumentare l’energia o la resistenza. Tranne che in persone con una carenza di vitamina B12 , nessuna prova dimostra che gli integratori di vitamina B12 aumentano l’energia o migliorare le prestazioni atletiche.

Può la vitamina B12 essere dannosa?

La vitamina B12 non ha dimostrato la causa di alcun danno.

Ci sono interazioni con la vitamina B12 che si dovrebbe sapere ?

Sì. La vitamina B12 può interagire o interferire con i farmaci che si prendono , e in alcuni casi , i farmaci possono abbassare i livelli di vitamina B12 nel corpo.
Ecco alcuni esempi di farmaci che possono interferire con l’assorbimento del corpo o l’uso di vitamina B12 :

Cloramfenicolo ( Chloromycetin ® ) , un antibiotico che viene utilizzato per trattare alcune infezioni .
Inibitori della pompa protonica , come l’omeprazolo ( Prilosec ® ) e lansoprazolo ( Prevacid ® ) , che vengono utilizzati per il trattamento del reflusso acido e ulcera peptica .
Antagonisti del recettore H2 dell’istamina , come cimetidina ( Tagamet ® ) , famotidina ( Pepcid ® ) , e ranitidina ( Zantac ® ) , che vengono utilizzati per curare l’ulcera peptica .
La metformina , un farmaco usato per trattare il diabete .

Informate il medico, il farmacista e altri operatori sanitari su eventuali integratori alimentari e farmaci che si sta prendendo. Questi integratori alimentari potrebbero interagire o interferire con la prescrizione di alcuni farmaci.

La vitamina B12 ed il mangiare sano.

La gente dovrebbe ricevere la maggior parte dei loro nutrienti dal cibo che mangia, su consiglio anche delle linee guida dietetiche del governo. Gli alimenti contengono vitamine , minerali, fibra alimentare e di altre sostanze che beneficiano di salute. Gli integratori alimentari possono aiutare in alcune situazioni per aumentare l’assunzione di una vitamina o un minerale specifico. Per ulteriori informazioni sulla creazione di una dieta sana , fare riferimento alle linee guida dietetiche.

Questa scheda fornisce informazioni che non deve prendere il posto di consulenza medica, ma solo di consulenza generica. Ti invitiamo quindi di parlare con i medici, nutrizionisti, farmacisti, ecc ) sul vostro interesse, ed eventuali domande relative all’uso di integratori alimentari e di ciò che può essere meglio per la vostra salute generale.

 

9 Aprile 2014

COSA INIBISCE O STIMOLA LE CELLULE IMMUNITARIE?

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INIBISCE:

– Dieta occidentale tradizionale (proinfiammatoria)
– Sensazione di impotenza
– Mancanza di sonno
– Isolamento sociale
– Negazione della propria vera identità
– Sedentarietà

STIMOLA:

– Dieta mediterranea, cucina indiana, cucina asiatica
– Controllo, gioia
– Sonno e svago
– Sostegno da parte del proprio contesto
– Accettazione di sè con i propri valori e la propria storia personale
– Attività fisica regolare

2 Aprile 2014

LA BIODIVERSITÀ ALIMENTARE e KM 0

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Il governo delle lobby minaccia le nostre radici, la nostra cultura e la nostra identità.

La gestione integrata del territorio è una modalità di analisi, controllo e programmazione territoriale che sta diventando sempre più un punto di riferimento obbligato per quegli Enti locali la cui competenza si esplica su larga scala in diversi settori d’intervento. Infatti, Enti, Regioni e Province negli ultimi anni hanno incrementato l’implementazione di strumenti del marketing alle imprese del comparto agroalimentare e le strategie per la valorizzazione del prodotto e del territorio; l’informazione e campagne di sensibilizzazione del consumatore circa la sicurezza alimentare e il prodotto tipico locale e agroalimentare in genere, per diversificare l’acquisto, tenendo presente che esiste anche la ricchezza della biodiversità locale e/o regionale; incentivato forme di turismo durevole e sostenibile e promozione delle proprie attività e creazione di una rete con tutti gli attori sociali ed istituzionali.

La situazione e l’evoluzione del contesto istituzionale territoriale e delle strutture produttive e di mercato, ha condotto al potenziamento delle capacità imprenditoriali, con un servizio di assistenza all’azienda, di quegli imprenditori che vedono nello sviluppo di un’attività di produzione e/o commercializzazione di prodotti agroalimentari tradizionali una interessante opportunità per integrare i loro redditi.

La biodiversità alimentare assicura alle popolazioni l’accesso regolare ad un’alimentazione sufficiente e di alta qualità, in grado di consentire una vita sana e attiva. Importante diventa quindi, contribuire a preservare e promuovere la biodiversità alimentare, attraverso la valorizzazione delle conoscenze tradizionali sviluppate nel corso di generazioni da comunità di agricoltori, attraverso i prodotti locali agricoli, tipici di quel determinato territorio.

Il recupero e la valorizzazione dei nostri prodotti locali, agricoli e artigianali, significa anche offrire lavoro alle persone del nostro territorio, salvaguardare le nostre terre con “persone” (gli agricoltori) quali “tutori” dell’ambiente, evitando degrado e dissesto del territorio. I “prodotti” locali sono il risultato dell’applicazione di saperi e tecniche detenute e tramandate alle risorse di un luogo particolare, in un tempo determinato e in relazione a particolari condizioni ambientali di terra, acqua e clima: sono un “patrimonio” generato in condizioni di minimo impatto ambientale e sociale, in una sostanziale relazione di custodia della terra, densa di valori etici ed estetici, e di rispetto per il paesaggio rurale e la biodiversità. La complessità dei valori di ambiente, tutela della biodiversità, salute, alimentazione, gusto, solidarietà, sostenibilità sottendono al prodotto locale, tipico delle diverse regioni italiane.

Valorizzare alcuni prodotti di eccellenza, che siano caratterizzati dalla doppia valenza “tipici” e “locali”, deve servire a recuperare anche altri prodotti vegetali o razze di animali meno conosciuti e “nobili”, ma importanti per la conservazione della biodiversità e la possibilità di rendita degli agricoltori. Inoltre, deve servire a promuovere le peculiarità del nostro territorio, così variegato, attraverso forme di turismo durevole. Senza dimenticare, comunque, la tecnica di coltivazione/ allevamento che dovrebbe essere il più possibile impostata secondo criteri di sostenibilità. Sostenendo le piccole imprese agricole (specie le familiari) legate al territorio si mantengono in vita piante e razze di animali in via di estinzione. Si tratta di conoscere, riconoscere e apprezzare gli antichi sapori della nostra tradizione agroalimentare, e cercare di salvaguardare i nostri variegati ecosistemi sparsi in tutta la penisola.
Il prodotto locale è legato a un luogo concreto, alle sue risorse ambientali, ai suoi processi storici, alle sue reti comunitarie e alla gente che lo abita.

Mangiare sano è il modo più diretto e completo di rapportarsi al mondo circostante, di esprimere la nostra cultura attraverso la scelta dei cibi e le modalità del consumo. Non possiamo non tener conto che lo stato di salute dell’uomo, il suo equilibrio ed il suo benessere psico-fisico, sono strettamente legati ai rapporti con l’ambiente in cui vive ed alle interazioni con uomini, esseri viventi animali e vegetali, acque, odori e sapori: sarebbe come sradicare l’uomo dalla sua storia naturale, allontanare da lui quelle esperienze ataviche che lo hanno legato alla madre terra e che ne hanno plasmato gusti e scelte, comprese quelle alimentari. Il carattere distintivo deve essere quello di un approccio olistico, sistemico e biocentrico al mangiare sano: nutriamo la segreta speranza che la modifica degli stili di vita e dei comportamenti individuali possano condurci sulla strada della consapevolezza per il miglioramento della qualità della vita sul pianeta.

Riuscire a coniugare la “tradizione” con la “tecnologia” è una sfida del nostro millennio a vantaggio della qualità e sostenibilità della vita e non possiamo permettere al governo delle lobby di annullare le nostre radici e la nostra identità.

Elvira T.

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