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9 Giugno 2014

Meglio integrale

MangiareSano / Senza categoria / 0 Comments

All’inizio del nostro secolo i nostri bisnonni consumavano in media oltre 200 grammi di cereali al giorno: pane, pasta, polenta o riso. Oggi si è scesi a circa 50 grammi, un quarto rispetto ad allora. Fortunatamente, negli ultimi vent’anni, la tendenza a limitare il consumo di cereali e in particolare ad utilizzare unicamente farine raffinate ha subito un’inversione di tendenza.
Oggi anche il panettiere meno fornito può offrire ai propri clienti una gamma di pani fatti con lievito naturale e farina integrale ed oggi si parla sempre più di lievito madre, molto importante e più salutare. Nei supermercati possiamo trovare riso integrale o semintegrale. Ci siamo resi conto infatti, che l’eccessiva raffinazione degli alimenti e la riduzione drastica dei cereali comportano danni alla salute: molte malattie, come l’arteriosclerosi, le cardiopatie, il cancro al colon e al retto, il diabete, sono direttamente connesse ad un ridotto consumo di alimenti integrali e quindi all’apporto di fibre nell’alimentazione quotidiana.
Per alimenti integrali si intendono i cereali in chicco (es. riso integrale..) e le farine ( quella di frumento integrale o di tipo 1 o 2) a cui non sia stato tolto il germe, durante la lavorazione, che è la parte vitale della pianta da cui può nascere il nuovo germoglio. Inoltre, non devono essere privati completamente dei sottili strati che rivestono il chicco, dove si concentrano vitamine preziose come la E e quelle del gruppo B, minerali come fosforo e ferro, parte delle proteine e le fibre. Di grande importanza, infatti, ci sono le fibre, che non vengono assimilate dall’intestino, ma ne favoriscono il corretto funzionamento.
Eliminando la fibra dei cereali, come succede con la raffinazione, il cibo ristagna a lungo nell’intestino, provocando fermentazioni e putrefazioni che sono all’origine della maggior parte dei disturbi intestinali che affliggono l’uomo moderno. Fortunatamente ci sono sempre più prodotti integrali e sempre più aziende promuovono il consumo di farine integrali. Attenzione pero’ che sulla superficie esterna dei cereali, della frutta e dei vegetali si concentrano le sostanze più preziose della pianta, ma anche la maggior parte dei residui delle sostanze inquinanti utilizzate nell’agricoltura intensiva.
La scelta di mangiare grandi quantità di verdure e di cereali integrali, deve essere quindi biologica, dove vengono seguite le regole di privare pesticidi durante l’agricoltura, limitando l’abuso di azotati che diminuiscono la percentuale di vitamine negli alimenti e a determinare la quantità di nitriti e nitrati, sostanze pericolose per l’organismo.

 

Cibi salute – RED

5 Giugno 2014

PRESSIONE DEL SANGUE E NUTRIZIONE

MangiareSano / Senza categoria / 0 Comments

La pressione sanguigna è la forza del sangue spinge contro le pareti delle arterie. Ogni volta che il cuore batte, pompa il sangue nelle arterie. La pressione del sangue è più alta quando il tuo cuore batte per pompare il sangue. Questa si chiama pressione sistolica cioè la pressiona alta. Quando il tuo cuore è a riposo, tra un battito ed un’altro, la pressione sanguigna scende. Quest’ultima si chiama pressione diastolica, cioè la bassa pressione.

La lettura della pressione sanguigna utilizza due valori. Di solito il numero della sistolica viene prima della diastolica. Una lettura di

119/79 o inferiore è una normale pressione sanguigna
140/90 o superiore è considerata una pressione alta
Tra 120 e 139 per il numero superiore, o tra 80 e 89 per il numero inferiore è chiamato preipertensione che si può finire come alta pressione sanguigna, a meno che non si prendono misure per prevenirla.
La pressione alta normalmente non dà sintomi, ma può causare problemi gravi come ictus, insufficienza cardiaca, infarto e insufficienza renale.

È possibile controllare la pressione arteriosa alta con abitudini di uno stile di vita sana e cibo sano o assumonendo farmaci, se necessario.

Si potrebbe mangiare più cibi integrali per aiutare a ridurre le probabilità di sviluppare l’alta pressione sanguigna (ipertensione).

I cereali integrali sono i cereali che comprendono l’intero nocciolo di grano – non è stata tolta la crusca e il germe dalla raffinazione.
I cibi integrali sono una ricca fonte di nutrienti sani, tra cui fibre, potassio, magnesio e acido folico. Mangiare più cibi integrali offre molti benefici per la salute per contribuire a ridurre il rischio di alta pressione sanguigna.

Aiutano a controllare il peso, dal momento che i cibi integrali possono saziarti più a lungo.
Aumentare l’assunzione di potassio, anche è importante per una pressione sanguigna più bassa e per diminuire il rischio di insulino-resistenza
riducendo i danni ai vasi sanguigni.

Secondo le Dietary Guidelines for Americans, come parte di una dieta equilibrata, gli adulti dovrebbero mangiare almeno 85 grammi di alimenti integrali al giorno, l’equivalente di circa tre fette di pane integrale.

La dieta DASH è un approccio alla sana alimentazione che è adatta per contribuire a trattare o prevenire la pressione alta (ipertensione). La dieta DASH ti aiuta a ridurre il sodio nella vostra dieta e mangiare una varietà di cibi ricchi di nutrienti che aiutano a pressione sanguigna più bassa e che offre numerosi benefici per la salute. DASH è l’acronimo di Dietary Approaches to Stop Hypertension.

Una caratteristica fondamentale della dieta DASH sta nel togliere il sale. Perché il sale spesso esalta il sapore, ottenendo in genere un uso pesante nei pasti al ristorante. Così, quando si mangia fuori cercate di chiedere che il cibo sia preparato senza aggiunta di sale, o ingredienti che contengono sale.
E’ importante, inoltre, stare attenti agli ingredienti, stili di cottura e le etichette che suggeriscono un articolo dove ci può essere un’alto contenuto di sale.
Ad esempio, guardare gli alimenti che vengono marinati, salati o affumicati, o piatti che contengono la salsa di soia o brodo.
Non usare inoltre la saliera.
Limitare i condimenti ad alto contenuto di sale, come la senape, ketchup, sottaceti e salse.
Optare per frutta e verdura, invece di antipasti salati.
La dieta DASH promuove alimenti che sono a basso contenuto di grassi saturi e colesterolo.
Per ridurre i grassi malsani quando si mangia fuori chiedi che il cibo sia preparato con olio d’oliva, piuttosto che con il burro o altri grassi meno salutari.

Togliere dalla dieta grassi di carne rossa e pollame. Mangiare solo una porzione che è circa 100 g. a settimana di carne, dal momento che anche la carne molto magra e il pollame contiene grasso.
Non scegliere cibi preparati o al massimo preferire quelli con tecniche di cottura più sani, come la cottura a vapore, alla griglia, cottura alla griglia….

Scegliere pesce al vapore o alla griglia e aggiungere limone ed erbe fresche per condimenti.
Attenzione alle bevande, antipasti, e anche zuppe e insalate.

Scegliere l’acqua, succhi di frutta, tè e caffè moderando bevande alcoliche.
Scegli antipasti con ortaggi sani, frutta o pesce.
Se volete un’insalata, che sia cruda o fatta con verdure fresche o insalata di spinaci, senza formaggi aggiunti, uova o carne.
Preferire pane integrale, panini e grissini.
Se si desidera un dessert, scegliere frutta fresca, sorbetto, frutta con ghiaccio, meringhe o torta con purea di frutta.
La dieta DASH raccomanda specifiche porzioni. Ma se hai mangiato nei ristoranti, negli ultimi anni, si sa che le porzioni sono spesso elevate.
Bere latte magro e yogurt se no addirittura eliminare i latticini.

Il potassio deve essere considerato solo come parte del vostro modello alimentare totale.
Fattori come l’assunzione di sale, quantità e tipo di grassi alimentari, colesterolo, proteine ​​e fibre, così come minerali come calcio e magnesio possono influenzare la pressione sanguigna. I ricercatori attribuiscono cambiamenti della pressione sanguigna a determinati modelli di consumo alimentare.

Ad esempio, il D.A.S.H. (Dietary Approaches to Stop Hypertension) studio piano alimentare ha trovato che una dieta ricca di frutta, verdura, latte e prodotti lattiero-caseari senza grassi a basso contenuto di grassi, cereali integrali, pesce, pollame, fagioli, semi e noci senza sale riduzione sistolica e la pressione diastolica da 5.5/3.0 mm Hg rispetto alla dieta di controllo. Meno sale e sodio, magari optare con il Gomasio; diminuire, se non eliminare dolci, zuccheri e bevande contenenti zucchero aggiunto; grassi; e carni rosse, aggiungere se possibile tutti i giorni riso integrale per equilibrare la dieta.

I cibi ricchi di potassio sono:

Patate dolci
Patate
Verdura
Spinaci
Funghi
Fagioli di Lima
Piselli
Banane
Pomodori, succo di pomodoro e salsa di pomodoro (cercare versioni a basso contenuto di sodio)
Arance e succo d’arancia
Melone
Pompelmo e succo di pompelmo (si rivolga al medico se si sta prendendo un farmaco per abbassare il colesterolo)
Prugne e succo di prugna
Albicocche e succo di albicocca
Uvetta e datteri
Senza grassi a basso contenuto di grassi di latte
Yogurt senza grassi
Halibut
Tonno
Melassa

Troppo potassio può essere dannoso in molte persone anziane e quelle con disturbi renali. Il Potassio altera l’equilibrio dei fluidi nel corpo. Man mano che invecchiamo, i nostri reni diventano sempre meno in grado di rimuovere il potassio dal nostro sangue. Pertanto, prima di prendere qualsiasi integratore di potassio, consultare il proprio medico.

Chiedete sempre al vostro medico prima di provare sostituti del sale, perché questi contengono cloruro di potassio e possono essere dannosi per le persone con determinate condizioni mediche.
Qui abbiamo dato dei consigli, ma la scelta è sempre vostra.

 

3 Giugno 2014

Vitamina B12

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Fanno parte delle vitamine B:

B1 (tiamina)
B2 (riboflavina)
B3 (niacina)
B5 (acido pantotenico)
B6
B7 (biotina)
B12
L’acido folico

Queste vitamine aiutano il processo che l’organismo usa per ottenere o creare energia dal cibo che si mangia. Aiutano anche a formare globuli rossi. È possibile ottenere vitamine del gruppo B di proteine ​​con il pesce, il pollame, carne, uova e latticini. Anche le verdure a foglia verde, fagioli e piselli hanno vitamine del gruppo B ed inoltre possiamo trovarle nei cereali e in alcuni tipi di pane.

Non avere bbastanza vitamine del gruppo B può causare malattie. Una mancanza di vitamina B12 o B6 può causare anemia.

Parliamo ora della Vitamina B12. Che cosa è la vitamina B12 e che cosa fa ?

La vitamina B12 è un nutriente che aiuta a mantenere le cellule nervose e del sangue del corpo in modo sano e contribuisce a aiutare il DNA, il materiale genetico in tutte le sue cellule. La vitamina B12 aiuta anche a prevenire un tipo di anemia detta anemia megaloblastica che rende le persone stanche e deboli.

Sono necessari due passaggi per il corpo nell’assorbire la vitamina B12 dal cibo.
Primo, l’ acido cloridrico nello stomaco separa vitamina B12 dalla proteina in cui la vitamina B12 è nel cibo. Dopo ciò, la vitamina B12 si combina con una proteina prodotta dallo stomaco chiamata fattore intrinseco e viene assorbito dal corpo. Alcune persone hanno l’anemia perniciosa, una condizione in cui non possono avere un fattore intrinseco. Come risultato, hanno problemi di assorbimento della vitamina B12 da tutti gli alimenti e integratori alimentari.

Di quanta vitamina B12 ho bisogno?

La quantità di vitamina B12 è necessaria in ogni giorno della vita, dipende anche dalla vostra età. Nella media gli importi giornalieri raccomandati di età diverse sono elencate di seguito in microgrammi (mcg) :

Importo fase della vita:

Nascita a 6 mesi 0,4 mcg
I neonati 7-12 mesi 0,5 mcg
Bambini 1-3 anni 0,9 mcg
Bambini 4-8 anni 1,2 mcg
Bambini 9-13 anni 1,8 mcg
Adolescenti 14-18 anni 2,4 mcg
Adulti 2.4 mcg
Gli adolescenti e le donne 2,6 mcg in gravidanza
Adolescenti e le donne 2,8 mcg allattano

Quali alimenti forniscono vitamina B12 ?

La vitamina B12 si trova naturalmente in una grande varietà di alimenti di origine animale ed è aggiunto in alcuni alimenti fortificati. Gli alimenti vegetali non hanno vitamina B12 a meno che non siano fortificati. È possibile ottenere quantità raccomandate di vitamina B12 mangiando una varietà di alimenti, tra cui i seguenti :

Fegato di manzo e vongole, che sono le migliori fonti di vitamina B12.
Pesce, carne, pollame, uova, latte e altri prodotti caseari, che contengono anche la vitamina B12.
Alcuni cereali a colazione, lieviti alimentari e altri prodotti alimentari che sono fortificati con vitamina B12. Per scoprire se la vitamina B12 è stato aggiunta ad un prodotto alimentare, controllare le etichette dei prodotti.

Quali tipi di integratori alimentari di vitamina B12 sono disponibili ?

La vitamina B12 si trova in quasi tutti i multivitaminici . Gli integratori alimentari che contengono solo vitamina B12 o vitamina B12 con le sostanze nutrienti come l’acido folico e altre vitamine del gruppo B, sono molto disponibili. Controllare l’etichetta per determinare la quantità di vitamina B12 disponibile .

La vitamina B12 è disponibile anche in forme sublinguali ( disciolti sotto la lingua ) . Non ci sono prove che le forme sublinguali sono assorbite meglio delle pillole che vengono ingerite.

La prescrizione di vitamina B12 può essere richiesta se necessaria, per trattare la carenza. La vitamina B12 è anche disponibile come farmaco di prescrizione in forma di gel nasale.

Ho abbastanza vitamina B12 ?

La maggior parte delle persone ha abbastanza vitamina B12 dal cibo che mangia. Ma alcune persone hanno problemi ad assorbire la vitamina B12 dal cibo. Come risultato , la carenza di vitamina B12 colpisce tra il 1,5 % e il 15 % del pubblico. Il medico può testare il livello di vitamina B12 per vedere se c’è una carenza.

Alcuni gruppi non hanno abbastanza vitamina B12 o hanno problemi ad assorbirla:

Molti adulti più anziani, oltre i 50 anni, che non hanno abbastanza acido cloridrico nello stomaco per assorbire la vitamina B12 naturalmente presente negli alimenti, dovrebbero ottenere la maggior parte di loro vitamina B12 da cibi fortificati o integratori alimentari, perché, nella maggior parte dei casi, i loro corpi possono assorbire la vitamina B12 solo da queste fonti.

Persone che hanno avuto chirurgia gastrointestinale, come la chirurgia per la perdita del peso , o che hanno disturbi digestivi , come la malattia celiaca o morbo di Crohn, possono diminuire la quantità di vitamina B12 che il corpo può assorbire .

Alcune persone che mangiano poco o nessun alimento di origine animale come i vegetariani e vegani, hanno vitamina B12 naturalmente. Ma quando le donne incinte, che allattano i loro bambini sono vegetariani o vegani, i loro bambini potrebbero anche non avere abbastanza vitamina B12.

Cosa succede se non ottengo abbastanza vitamina B12 ?

La carenza di vitamina B12 provoca stanchezza, debolezza, costipazione, perdita di appetito, perdita di peso e anemia megaloblastica. Possono verificarsi anche problemi di nervi, come intorpidimento e formicolio alle mani e ai piedi. Altri sintomi di carenza di vitamina B12 sono problemi di equilibrio, depressione, confusione, demenza, scarsa memoria e dolore della bocca o della lingua. La carenza di vitamina B12 può anche danneggiare il sistema nervoso in persone che non hanno anemia, quindi è importante per il trattamento di un deficit appena possibile.

Nei neonati, i segni di una carenza di vitamina B12 può creare un ritardo della crescita, problemi di circolazione, ritardi nel raggiungimento delle tappe tipiche dello sviluppo, e anemia megaloblastica .

Grandi quantità di acido folico possono nascondere una carenza di vitamina B12 correggendo anemia megaloblastica, un segno distintivo della carenza di vitamina B12. Ma l’acido folico non risolve il danno progressivo del sistema nervoso che la carenza di vitamina B12 causa. Per questo motivo, adulti sani non devono avere più di 1,000 mcg di acido folico al giorno.

Quali sono alcuni effetti della vitamina B12 per la salute ?

Gli scienziati stanno studiando la vitamina B12 per capire come influisce sulla salute . Ecco alcuni esempi di ciò che questa ricerca ha dimostrato :

malattia cardiaca
Integratori di vitamina B12 ( insieme con acido folico e vitamina B6 ) non riducono il rischio di malattie cardiache. Gli scienziati avevano pensato che queste vitamine sarebbero state utili perché riducono i livelli ematici di omocisteina, un composto collegato a un aumentato rischio di avere un attacco di cuore o ictus .

demenza
Che invecchia, alcune persone sviluppando la demenza. Queste persone spesso hanno livelli elevati di omocisteina nel sangue. La vitamina B12 ( con acido folico e vitamina B6 ) può abbassare i livelli di omocisteina, ma gli scienziati non sanno ancora se queste vitamine effettivamente aiutare a prevenire o trattare la demenza .

Energia e le prestazioni atletiche
In molti annunci si promuove spesso integratori di vitamina B12 come un modo per aumentare l’energia o la resistenza. Tranne che in persone con una carenza di vitamina B12 , nessuna prova dimostra che gli integratori di vitamina B12 aumentano l’energia o migliorare le prestazioni atletiche.

Può la vitamina B12 essere dannosa?

La vitamina B12 non ha dimostrato la causa di alcun danno.

Ci sono interazioni con la vitamina B12 che si dovrebbe sapere ?

Sì. La vitamina B12 può interagire o interferire con i farmaci che si prendono , e in alcuni casi , i farmaci possono abbassare i livelli di vitamina B12 nel corpo.
Ecco alcuni esempi di farmaci che possono interferire con l’assorbimento del corpo o l’uso di vitamina B12 :

Cloramfenicolo ( Chloromycetin ® ) , un antibiotico che viene utilizzato per trattare alcune infezioni .
Inibitori della pompa protonica , come l’omeprazolo ( Prilosec ® ) e lansoprazolo ( Prevacid ® ) , che vengono utilizzati per il trattamento del reflusso acido e ulcera peptica .
Antagonisti del recettore H2 dell’istamina , come cimetidina ( Tagamet ® ) , famotidina ( Pepcid ® ) , e ranitidina ( Zantac ® ) , che vengono utilizzati per curare l’ulcera peptica .
La metformina , un farmaco usato per trattare il diabete .

Informate il medico, il farmacista e altri operatori sanitari su eventuali integratori alimentari e farmaci che si sta prendendo. Questi integratori alimentari potrebbero interagire o interferire con la prescrizione di alcuni farmaci.

La vitamina B12 ed il mangiare sano.

La gente dovrebbe ricevere la maggior parte dei loro nutrienti dal cibo che mangia, su consiglio anche delle linee guida dietetiche del governo. Gli alimenti contengono vitamine , minerali, fibra alimentare e di altre sostanze che beneficiano di salute. Gli integratori alimentari possono aiutare in alcune situazioni per aumentare l’assunzione di una vitamina o un minerale specifico. Per ulteriori informazioni sulla creazione di una dieta sana , fare riferimento alle linee guida dietetiche.

Questa scheda fornisce informazioni che non deve prendere il posto di consulenza medica, ma solo di consulenza generica. Ti invitiamo quindi di parlare con i medici, nutrizionisti, farmacisti, ecc ) sul vostro interesse, ed eventuali domande relative all’uso di integratori alimentari e di ciò che può essere meglio per la vostra salute generale.

 

9 Aprile 2014

COSA INIBISCE O STIMOLA LE CELLULE IMMUNITARIE?

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INIBISCE:

– Dieta occidentale tradizionale (proinfiammatoria)
– Sensazione di impotenza
– Mancanza di sonno
– Isolamento sociale
– Negazione della propria vera identità
– Sedentarietà

STIMOLA:

– Dieta mediterranea, cucina indiana, cucina asiatica
– Controllo, gioia
– Sonno e svago
– Sostegno da parte del proprio contesto
– Accettazione di sè con i propri valori e la propria storia personale
– Attività fisica regolare

2 Aprile 2014

LA BIODIVERSITÀ ALIMENTARE e KM 0

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Il governo delle lobby minaccia le nostre radici, la nostra cultura e la nostra identità.

La gestione integrata del territorio è una modalità di analisi, controllo e programmazione territoriale che sta diventando sempre più un punto di riferimento obbligato per quegli Enti locali la cui competenza si esplica su larga scala in diversi settori d’intervento. Infatti, Enti, Regioni e Province negli ultimi anni hanno incrementato l’implementazione di strumenti del marketing alle imprese del comparto agroalimentare e le strategie per la valorizzazione del prodotto e del territorio; l’informazione e campagne di sensibilizzazione del consumatore circa la sicurezza alimentare e il prodotto tipico locale e agroalimentare in genere, per diversificare l’acquisto, tenendo presente che esiste anche la ricchezza della biodiversità locale e/o regionale; incentivato forme di turismo durevole e sostenibile e promozione delle proprie attività e creazione di una rete con tutti gli attori sociali ed istituzionali.

La situazione e l’evoluzione del contesto istituzionale territoriale e delle strutture produttive e di mercato, ha condotto al potenziamento delle capacità imprenditoriali, con un servizio di assistenza all’azienda, di quegli imprenditori che vedono nello sviluppo di un’attività di produzione e/o commercializzazione di prodotti agroalimentari tradizionali una interessante opportunità per integrare i loro redditi.

La biodiversità alimentare assicura alle popolazioni l’accesso regolare ad un’alimentazione sufficiente e di alta qualità, in grado di consentire una vita sana e attiva. Importante diventa quindi, contribuire a preservare e promuovere la biodiversità alimentare, attraverso la valorizzazione delle conoscenze tradizionali sviluppate nel corso di generazioni da comunità di agricoltori, attraverso i prodotti locali agricoli, tipici di quel determinato territorio.

Il recupero e la valorizzazione dei nostri prodotti locali, agricoli e artigianali, significa anche offrire lavoro alle persone del nostro territorio, salvaguardare le nostre terre con “persone” (gli agricoltori) quali “tutori” dell’ambiente, evitando degrado e dissesto del territorio. I “prodotti” locali sono il risultato dell’applicazione di saperi e tecniche detenute e tramandate alle risorse di un luogo particolare, in un tempo determinato e in relazione a particolari condizioni ambientali di terra, acqua e clima: sono un “patrimonio” generato in condizioni di minimo impatto ambientale e sociale, in una sostanziale relazione di custodia della terra, densa di valori etici ed estetici, e di rispetto per il paesaggio rurale e la biodiversità. La complessità dei valori di ambiente, tutela della biodiversità, salute, alimentazione, gusto, solidarietà, sostenibilità sottendono al prodotto locale, tipico delle diverse regioni italiane.

Valorizzare alcuni prodotti di eccellenza, che siano caratterizzati dalla doppia valenza “tipici” e “locali”, deve servire a recuperare anche altri prodotti vegetali o razze di animali meno conosciuti e “nobili”, ma importanti per la conservazione della biodiversità e la possibilità di rendita degli agricoltori. Inoltre, deve servire a promuovere le peculiarità del nostro territorio, così variegato, attraverso forme di turismo durevole. Senza dimenticare, comunque, la tecnica di coltivazione/ allevamento che dovrebbe essere il più possibile impostata secondo criteri di sostenibilità. Sostenendo le piccole imprese agricole (specie le familiari) legate al territorio si mantengono in vita piante e razze di animali in via di estinzione. Si tratta di conoscere, riconoscere e apprezzare gli antichi sapori della nostra tradizione agroalimentare, e cercare di salvaguardare i nostri variegati ecosistemi sparsi in tutta la penisola.
Il prodotto locale è legato a un luogo concreto, alle sue risorse ambientali, ai suoi processi storici, alle sue reti comunitarie e alla gente che lo abita.

Mangiare sano è il modo più diretto e completo di rapportarsi al mondo circostante, di esprimere la nostra cultura attraverso la scelta dei cibi e le modalità del consumo. Non possiamo non tener conto che lo stato di salute dell’uomo, il suo equilibrio ed il suo benessere psico-fisico, sono strettamente legati ai rapporti con l’ambiente in cui vive ed alle interazioni con uomini, esseri viventi animali e vegetali, acque, odori e sapori: sarebbe come sradicare l’uomo dalla sua storia naturale, allontanare da lui quelle esperienze ataviche che lo hanno legato alla madre terra e che ne hanno plasmato gusti e scelte, comprese quelle alimentari. Il carattere distintivo deve essere quello di un approccio olistico, sistemico e biocentrico al mangiare sano: nutriamo la segreta speranza che la modifica degli stili di vita e dei comportamenti individuali possano condurci sulla strada della consapevolezza per il miglioramento della qualità della vita sul pianeta.

Riuscire a coniugare la “tradizione” con la “tecnologia” è una sfida del nostro millennio a vantaggio della qualità e sostenibilità della vita e non possiamo permettere al governo delle lobby di annullare le nostre radici e la nostra identità.

Elvira T.

13 Marzo 2014

PICCOLE E GRANDI COSE PER AVERE UNA VITA SANA E EQUILIBRATA

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Proteggersi evitando prodotti chimici industriali, arieggiare i capi di vestiario dopo i lavaggi a secco, evitare pesticidi e insetticidi, non utilizzare detergenti chimici, non mettere l’alluminio a contatto con la pelle, evitare i cosmetici contenenti parabeni e ftlati, non usare prodotti di bellezza contenenti estrogeni o ormoni placentari, consumare alimenti bio o derivanti da animali alimentati con semi di lino, carne, uova, formaggi, latte, yogurt, frutta, verdura e cereali, riequilibrare la propria alimentazione riducendo zuccheri, farine bianche e fonti di omega 6: olio di girasole, di mais, di soia, margarine, grassi idrogenati, grassi animali non bio o non derivanti da animali alimentati con semi di lino (carne, uova, latticini).
Incrementare l’apporto di omega 3: pesci e crostacei, prodotti animali bio o derivanti da animali con semi di lino, aumentare il consumo di alimenti anticancro: curcuma, tè verde, soia, frutta, verdura.
Filtrare l’acqua di rubinetto con un filtro a carbonio o a osmosi inversa oppure consumare acqua minerale o di sorgente.
Fare da 20 a 30 minuti di attività fisica quotidiana e prendere il sole 20 minuti al giorno quando possibile per produrre vitamina D.
Praticare tecniche di concentrazione e di rilassamento: yoga, coerenza cardiaca, meditazione consapevole, Tai Chi, ecc..
Risolvere i traumi del passato, con Naturopati o altro, accogliere le proprie emozioni, comprese la paura, la tristezza, la disperazione, la collera.
Lasciare che le proprie emozioni si dileguino senza aggrapparsi ad esse e trovare qualcuno con cui condividere le proprie emozioni.

16 Febbraio 2014

GUIDE ALIMENTARI CON PRINCIPI MACROBIOTICI (dieta Ma-Pi):

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Queste guide sono orientate a promuovere la salute, quindi sono rivolte ad una popolazione presumibilmente sana. Vengono elaborate tenendo conto delle linee stabilite dagli organismi internazionali e dai principi macrobiotici Ma-Pi.

1- L’alimentazione è l’atto più importante per la vita; fatelo in modo ragionato. La maggioranza delle persone non associano l’alimentazione con la salute, quindi, mangiano in modo meccanico, per sfamarsi e dissetarsi e dipendentemente da quello che li piace e dalla loro disponibilità economica. Nelle inchieste realizzate in genere è emerso che questa
persone rappresentano almeno il 50% della popolazione.

2- Per preservare la salute, preferite i cibi naturali, da coltivazioni naturali, integrali e freschi. Più del 50% dei cibi consumati non sono naturali e implica un consumo pro capite annuo di 4 Kg. di additivi chimici.

3- I cereali, principalmente integrali, costituiscono la base di
un’alimentazione sana; consumate quotidianamente almeno una tazza di riso integrale (non raffinato). Il consumo di cerali è ancora basso, il riso è il cereale più importante e in forma integrale è l’alimento più completo di tutti, offrendo i maggiori benefici per la salute.

4- Date priorità al consumo di vegetali (verdure e ortaggi); 6 tazze al giorno è l’ideale. Le fibre che apportano i cereali integrali e le verdure sono quelle di migliore qualità.

5- Per proteggere la salute e la natura praticate un’alimentazione vegetariana due volte a settimana. Rappresenta il migliore provvedimento da realizzare in questo momento storico che vive l’umanità. Questa
indicazione soddisfa la richiesta degli organismi internazionali.

6- I fagioli sono una buona fonte di proteine, la loro qualità
nutrizionale aumenta quando sono combinati con il riso. Un’alta percentuale delle persone non considera i fagioli come fonte di proteine, mentre viene sopravvalutato il ruolo delle proteine di origine animale, soprattutto della carne.

7- Preferite il consumo di pesce a quello di altre carni. Il consumo di pesce è associato alla protezione delle malattie cardiovascolari. Due volte alla settimana, due piatti a pranzo è sufficiente. La carne rossa è stata identificata come cibo ad elevato rischio in relazione del cancro.

8- Non è necessario introdurre i latticini per soddisfare la richiesta di calcio. Questo gruppo di alimenti è sopravvalutato in relazione alla salute ossea. Altri alimenti come il sesamo, le mandorle, i legumi, le verdure a foglie ed i cereali integrali integrali apportano il calcio necessario all’organismo, senza acidificare e con un migliore apporto
calcio-magnesio.

9- Utilizzate lo zucchero in quantità ridottissime e preferite il miele o al massimo lo zucchero integrale, diminuendo il consumo di tutti i tipi di dolci, confetture, bibite dolcificanti, gasate, ecc…

10- Preferite gli olii ai grassi di origine animale e alla margarina; però utilizzateli in quantità molto ridotte e a crudo solo occasionalmente. Non riutilizzate l’olio. Esiste ancora un consumo elevato di grassi di origine animale e di fritti in molti pasti con l’impiego di olii riscaldati, non
sapendo quale danno alla salute questo rappresenta, come anche quali rischi sono associati al consumo delle margarine.

11- Rispettate gli orari dei pasti (colazione, pranzo, cena e se
necessario, merenda). Sedetevi a mangiare in famiglia e masticate molto a lungo e correttamente i cibi. Esiste un grande disordine alimentare, quasi generalizzato, con la violazione degli orari stabiliti per i pasti, cibi provenienti dalla vendita per strada, mangiando in piedi e senza masticare.

12- La cena deve essere più leggera del pranzo; non consumate cibi di origine animale o fritti in questo pasto. Abbiate cura del vostro cuore.
Più del 50% di tutta l’energia consumata durante il giorno viene assimilata tra la cena e la merenda notturna, questo sovraccarica il sistema cardiovascolare in un orario nel quale si trova alla sua minima capacità.

13- Camminate più che potete e fate esercizi respiratori tutti i giorni.
Combattete lo stile di vita sedentario. C’è una grande popolazione di obesi e in sovrappeso con un’alta percentuale di bambini obesi.

Nella piramide alimentare macrobiotica Ma-Pi, la base rappresenta il nutrimento più importante , l’ossigeno, seguito dall’assimilazione di liquidi di buona qualità (thè Bancha, caffè d’orzo, latte di cereali, succhi di verdure, zuppe di verdure, infusi, ecc..) seguita poi dai cerali come fonte principale d’energia preferibilmente integrali, che possono essere alternati, in minore quantità, con i tuberi. Abbiamo poi i vegetali (verdure e ortaggi) seguiti dalla frutta, come fonte di vitamine, minerali e fibre; i legumi come fonte di proteine, alternandoli in minore qualità con i cibi di origine animale; gli integratori alimentari vanno consumati in quantità ridotte (olii, preferibilmente vergini, semi e noci, frutta secca, alghe, malto di cereali, miele) e per ultimi i condimenti che sono
da consumare in quantità molto ridotte per dare sapore ai cibi (erbe aromatiche, sale , aceto di riso, tamari, miso, shoyu, umeboshi).

Istituto Finlay

8 Febbraio 2014

FUNGO GANODERMA LUCIDUM

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Le qualità terapeutiche dei funghi sono sempre più evidenti e supportate da studi e ricerche cliniche. Saprofiti e parassiti di piante e alberi, questi meravigliosi organismi viventi, atipici, trasformano la morte in vita: assorbono minerali, vitamine, elementi vitali dai loro ospiti, attraverso una fitta rete sotterranea per poi comparire, nascostamente, mimetizzati tra i colori del bosco, con i loro corpi fruttiferi ad ombrello, a campana o dai bordi ondulati, quasi danzanti.

Per questo duro compito di decomposizione di materiali duri e morenti, i funghi sviluppano sostanze potenti che oggi la medicina naturale utilizza in patologie, spesso anche gravi, attraverso estratti e polveri. Gli ambiti d’azione sono preavalentemente le affezioni metaboliche e immunitarie che comprendono le allergie, le patologie autoimmuni, le malattie degenerative.
Tra i molto funghi studiati ce ne è uno in particolare, di cui oggi parliamo e cioè il Ganoderma Lucidum Reishi.

Quest’ultimo è un fungo parassita o saprofita, non commestibile per il suo sapore amaro e la consistenza legnosa, cresce  solitario o in pochi esemplari dalla primavera all’autunno su ceppi di latifoglie, in particolare quercia e castagno. Il corpo fruttifero del fungo ha un colore che varia dal rosso al quasi nero ed ha un caratteristico aspetto lucido da cui il nome scientifico. E’ un fungo molto raro in natura che tuttavia si riesce attualmente
a coltivare con successo a fini commerciali. E’ annoverato tra le 10 sostanze terapeutiche naturali più efficaci. In Cina e in Giappone viene considerato il fungo dell’immortalità.
La tradizione medica cinese sostiene che sia in grado di equilibrare e tonificare il sistema immunitario, endocrino, cardiovascolare, respiratorio, epatico e nervoso.

In oriente è conosciuto anche come “Erba della Potenza Spirituale” o “Fungo dei Diecimila Anni”, viene coltivato e utilizzato in polvere, in decotti acquosi e in estratti alcoolici o in capsule, per le sue proprietà farmacologiche.

Agisce come regolatore delle funzioni organiche e viene utilizzato per la prevenzione di ipertensione, problemi di fegato e cardiovascolari, trombosi, allergie.
Esistono notizie documentate, sul suo impiego in Cina fin da vari secoli prima di Cristo. E’ considerato un grande adattogeno, la miglior scelta per uno stimolo generale dell’organismo ed un sostegno antisenescenza. Livella le discrepanze del nostro organismo.

Dal punto di vista prettamente fisiologico, il Ganoderma Lucidum non ha vere e proprie proprietà stimolanti nei confronti del desiderio sessuale, ma agendo sulla ossigenazione sanguigna, fluidificando il sangue e migliorando notevolmente la circolazione nei vasi arteriosi e venosi, sono facilmente intuibili le ragioni che portano a considerarlo un ottimo rimedio anche in questo settore.

Il Ganoderma Lucidum, conosciuto comunemente come Reishi, è stato utilizzato da anni per il suo elevato potere nutritivo. Infatti, è stato dimostrato che possiede effetti terapeutici positivi contro malattie come il cancro, l’ansia, lo stress e le patologie del sistema immunologico. È da sottolineare che il Reishi è il più potente antiossidante che esiste al mondo.

Il Ganoderma Lucidum o Reishi è un fungo che contiene:
• Sali minerali: Ferro, Zinco, Rame, Manganese, Magnesio, Potassio, Calcio, Germanio
• Vitamine B in particolare folina;
• 17 aminoacidi tra cui tutti gli essenziali;
• Polisaccaridi costituiti da: glucosio, galattosio, mannosio con tracce di xilosio e fucosio;
• Steroli precursori ormonali;
• Sostanze ad attività anti istaminica;
• Adenosina;
• Triterpeni:
– Acido Lucidenico;
– Acido Ganodermico;
– Acido Genolucido.

Dopo diverse ricerche si è dimostrato che il fungo Reishi contiene vari gruppi di sostanze farmacologicamente attive.  Per questo motivo il Ganoderma Lucidum può essere definito un nutraceutico, un alimento naturale straordinario per le sue qualità benefiche sul nostro organismo.
Si trova di solito in capsule in farmacia e in erboristeria oppure nella comoda formulazione di “caffè” da sciogliere in acqua calda.

Ulteriori informazioni: (http://www.ganoderma-reishi.it/)

 

15 Gennaio 2014

La Quinoa in cucina

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Slow Food e la FAO lanciano “La Quinoa in cucina”

Questo libro di ricette è il primo risultato di una partnership che mira a rendere la quinoa un elemento base delle cucine di tutto il mondo

Foto: ©Claudio Guzmán for FAO

Coltivazione di quinoa nell’altopiano andino.
Roma, 3 dicembre 2013 – Il movimento Slow Food e la FAO hanno lanciato oggi il libro “La Quinoa in cucina“, per continuare a promuovere la consapevolezza circa il potenziale del super-cibo ora che l’Anno Internazionale della Quinoa volge al termine.

Il libro offre una panoramica della quinoa nella storia e nella cultura del centro dell’altopiano andino, che si estende geograficamente attraverso i confini del Perù e della Bolivia, paesi dove si concentra attualmente la produzione di quinoa.

Poiché la quinoa è ancora un alimento poco conosciuto al di là delle Ande, il libro offre una selezione di ricette create da alcuni dei più famosi chef. L’obiettivo è quello di portare la quinoa nelle cucine di tutto il mondo, dove un giorno potrebbe diventare alimento comune come pasta o riso.

La quinoa è eccezionalmente versatile, e questa caratteristica ne ha evidenziato il potenziale per diventare una coltura alternativa in grado di produrre cibo sufficiente per la crescente popolazione mondiale – che si prevede aumenterà di 2 miliardi di persone entro il 2050. La quinoa può essere coltivata dal livello del mare a 4000 metri di altitudine, può resistere a temperature da sotto zero a 38 gradi, sia in climi umidi che aridi e in una varietà di condizioni del terreno.

Graziano da Silva ha sottolineato che “La quinoa è parte degli sforzi per recuperare i cibi perduti e per promuovere le coltivazioni tradizionali e dimenticate. E’inoltre parte dell’idea che il cibo è molto più di un semplice bene di consumo: il cibo è cultura, è gusto, e una quantità di cose intrinsecamente legate alla nostra storia”.

Carlo Petrini, Presidente di Slow Food, ha affermato che il libro trae ispirazione dalla visione, condivisa da entrambe le organizzazioni, “di un mondo sostenibile, libero dalla fame e che salvaguardia la biodiversità per le generazioni future.”

Al centro del processo è la gastronomia e l’idea che questa olistica scienza multidisciplinare, che comprende tutto, dall’agricoltura alla storia, dall’economia all’antropologia, dalla botanica all’arte culinaria, può essere una forza liberatrice delle comunità più colpite dalla malnutrizione.La Quinoa contiene molte più proteine rispetto a cereali quali frumento, mais o riso, è inoltre ricca di vitamine, minerali e aminoacidi essenziali, importanti per l’alimentazione umana, ma che molti alimenti non hanno in una sola fonte.

La Quinoa contiene molte più proteine rispetto a cereali quali frumento, mais o riso, è inoltre ricca di vitamine, minerali e aminoacidi essenziali, importanti per l’alimentazione umana, ma che molti alimenti non hanno in una sola fonte.

La FAO ha attualmente in fase di realizzazione un programma in Argentina, Bolivia, Cile, Ecuador e Perù per l’intensificazione della coltivazione della quinoa e di sistemi di produzione alimentare sostenibili nella regione andina.

La FAO sta aiutando i paesi a rispondere alla crescente domanda di quinoa in modo che gli agricoltori possano trarre beneficio dai prezzi elevati, preservando al tempo stesso l’ambiente e la biodiversità. Aiutare gli agricoltori ad avere accesso ai settori del commercio equo e biologico sui mercati internazionali è un elemento importante del programma.

La FAO sta pianificando un progetto regionale in zone aride e semi-aride del Vicino Oriente, dove la quinoa potrebbe rivelarsi utile per fornire cibo nutriente anche in condizioni climatiche estreme. In Algeria, Egitto, Iraq, Iran, Libano, Mauritania, Sudan e Yemen, verranno selezionate e testate sul campo varietà per valutare quali tipi di quinoa hanno i più alti rendimenti e valori nutrizionali, anche in condizioni di stress, come la siccità.

Progetti simili sono stati sviluppati per il Bhutan, Brunei e lo Sri Lanka, così come per il Kygryzstan e il Tagikistan.

Le Nazioni Unite hanno dichiarato il 2013 “Anno Internazionale della Quinoa.”

La FAO ha confermato che, la First Lady del Perú, Nadine Heredia, e il Presidente della Bolivia, Evo Morales, continueranno il loro impegno come ambasciatori speciali per l’Anno Internazionale della Quinoa anche durante il 2014, che é stato nominato Anno Internazionale dell’ Agricoltura Familiare.

Durante il 2014 La FAO e Slow Food lavoreranno nel recuperare la ricchezza delle ricette locali custodite dalle comunità – e soprattutto dalle madri che nelle case utilizzano i cibi locali per sfamare le proprie famiglie – per creare un libro di ricette dedicato all’agricoltura famigliare.

10 Gennaio 2014

UN GIUSTO EQUILIBRIO

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Un sano equilibrio del nostro organismo può essere alterato anche dall’alimentazione, dall’ambiente, dallo stile di vita, dalla scarsità di movimento fisico. Tutto questo comporta una “acidificazione” dell’organismo, aumentando le scorie acide che si depositano nei tessuti, originando numerosi disturbi e malattie, che vanno da leggeri dolori articolari o semplice sensazione di stanchezza fino al rischio di diabete, infezioni, arterosclerosi e gravi patologie.

Ecco perchè numerosi naturopati per mantenersi in salute consigliano di evitare il rischio di “acidosi” provvedendo ad “alcalinizzarsi” attraverso cibi adatti, integratori con minerali basici, attività fisica e trattamenti utili allo scopo.

La salute è infatti una questione di equlibrio, tanto che gli antichi già avevano capito cvhe il nostro benessere fisico e psichico dipende dall’armonizzare le diverse forze che agiscono all’interno del’organismo. Soprattutto in periodo invernale, dove il nostro sistema immunitario è indebolito dalla temperatura e non solo, è necessaria una giusta e sana alimentazione per essere forti, evitando uno scompenso che può provocare malesse e malattie.

Mangiare sano, significa quindi, mangiare in modo equilibrato. introducendo nel nostro organismo le giuste proporzioni di elementi che possiamo chiamare “acidi” e “basi”.

Tutto è legato al pH (potenziale d’idrogeno), cioè l’acidità o basicità delle sostanze.  il pH indica l’acidità di una soluzione su una scala da 0 a 14. Un ambiente acido ha un pH inferiore a 7, mentre un sistema basico o alcalino ha un pH siperiore a 7. Il pH 7 indica una condizione di neutralità: una soluzione nè acida nè basica e l’organismo è in piena efficenza quando il pH del sangue è stabile su un valore di 7,4 (7,35 – 7,45), bisogna quindi mantenere sempre questi valori di pH con una sana alimentazione.

 

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